Sede Ellesse
Progetto di Bruno Signorini - Ellera di Corciano, Perugia (PG) - 1985

L’edificio è realizzato in struttura metallica con tamponamento, per la parte semi cilindrica anteriore, completamente vetrato. Per i due segmenti laterali e per l’intero lato posteriore, tamponamento a cassetta con il paramento esterno in mattoni a vista. Nel progettare l’edificio ci si è preoccupati di proporre spazi liberi e dotati della massima flessibilità; ne è derivata una forma primaria semi cilindrica trasparente, elevata su sei piani. Nella parte centrale, un pozzo che ne è il fulcro; in lato, un lucernario piramidale sorretto da un leggero polonceau con vetri a diffusione di luce bianca a forte protezione dai raggi solari; in basso, al piano terra, una fontana circolare in marmo bianco di Carrara e Verde Issorie, sulla quale scivola un velo d’acqua. Il pozzo è intersecato, al piano di ingresso dei parcheggi, da una passerella in grigliato metallico; all’ultimo piano un’altra di uguale struttura, conduce ad un giardino che si affaccia sul roof-garden. Qui sono messe a dimora sophore e prugni. Al fine di schermare la luce solare durante i periodi di maggior insolazione, si è dotato l’edificio di uno schermo che ruota con il sole, sulla superficie vetrata, in metallo e tende oscuranti in nylon. Lo schermo, dotato di dispositivi oscuranti fissi atti ad impedire nelle varie stagioni ed alle varie ore diurne l’apporto solare in corrispondenza delle pareti vetrate, è costituito da un tamburo ruotante pari ad un settore circolante di 72°. Per regolarne il percorso, si è calcolato l’angolo medio delle varie ore diurne e programmato lo spostamento di un intervallo pari ad un settore per ogni ora. Lo spostamento avviene tramite due piccoli motori “solari” situati in corrispondenza del 1° e 5° piano. Durante il periodo in cui non è necessario il suo uso, lo schermo è parcheggiato in zona di riposo lungo la parete in laterizio. E’ munito di un passerella grigliata praticabile per la pulizia dei vetri e per la manutenzione della struttura. Il semi cilindro trasparente si conclude, nella parete a nord, con un tamponamento la cui tessitura, ad ampia partitura di bugne di mattoni è riferita, come citazione storica, a tipologie di opifici industriali dell’inizio del secolo. Di notevole importanza è la soluzione, molto rigorosa, del “contatto” fra la superficie muraria in mattoni e quella metallica vetrata. Le strutture sono costituite da una parte in acciaio per resistere ai carichi verticali, ed una parte in c.a. (vano ascensore) posizionata simmetricamente rispetto all’asse longitudinale dell’edificio, la quale deve assorbire le forze orizzontali (vento, sisma).

I solai sono costituiti da una lamiera grecata sulla quale è stata eseguita una soletta in c.a con rete elettrosaldata. Le travi hanno uno schema statico semplicemente appoggiato. Il tutto è irrigidito da una struttura a croce composta in modo da avere una inerzia sufficiente nelle due direzioni. Sulla parte superiore dell’edificio è posto un cupolino la cui struttura è costituita da capriate triangolari saldate, poggianti sul punto centrale di incontro ed, esternamente, su colonne tubolari con fazzoletti metallici.